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Non abbiamo udito gli spari contro le due macchine di Salvatore e Sara sebbene dormivamo a pochi metri del luogo dove è stato perpetrato il vile gesto intimidatorio nei confronti del Sindaco di Gioiosa Jonica Salvatore Fuda e della sua famiglia. Ma siamo rimasti sconvolti, inorriditi e delusi quando stamattina ci siamo resi conto dell’accaduto vedendo davanti alle nostre finestre i carabinieri con Salvatore Fuda a fare i rilievi del caso e raccogliere le prime testimonianze.

Questa azione, scaturita da una mentalità violenta -singola o ispirata da interessi occulti- riguarda non solo il Sindaco, ma anche le famiglie gioiosane e tutto il paese, per cui riteniamo che l’intera comunità deve reagire a dovere.

Basta osservare che in sostanza sono state toccate le persone fisiche, la famiglia, Salvatore, la moglie Sara ed il loro figlioletto, costretti a subire questo atto di violenza inaudito e condannabile in tutti i sensi.

Una cosa che fa inorridire perché potrebbe toccare a qualsiasi altra famiglia.

Attendere il rientro della famiglia e poco dopo fare fuoco sulle macchine è stata veramente una crudeltà ed una villania che deve essere incondizionatamente condannato e respinta da tutte le famiglie gioiosane, dalle associazioni, dai lavoratori, dagli studenti, dai partiti politici, dai sindacati, dalle imprese, dai liberi professionisti, dai pensionati.

Per quanto riguarda l’altro aspetto, quello istituzionale, è purtroppo vero che oggigiorno i Sindaci di qualsiasi città, del sud, del centro, del nord vivono in un continuo stato di poca tranquillità se non di terrore per le minacce che giornalmente subiscono, per cui diventa pressochè impedito ai Sindaci di gestire e innovare o modificare. Una vita impossibile, sia privata che pubblica. Difficilissimo amministrare se non si pone resistenza e non si sovverte questa tendenza fisica e mentale, così succederà fatalmente che la “buona gestione” non avrà mai luce piena.

A mente d’uomo questo è il più grave gesto commesso a Gioiosa Jonica nei confronti di un Sindaco, non era successo nemmeno nei momenti più difficili vissuti dalla Città.

Eppure appena ieri stesso, in occasione della inaugurazione di tre strutture sportive -espressioni di libertà, cultura, solidarietà e legalità- facenti parte del Centro di Aggregazione Giovanile “I ragazzi del Naniglio”, la Preside Maria Rosaria Pini -istituzione autonoma e super partes- si era così espressa nei confronti dell’Amministrazione Comunale: “Voglio dire solo grazie a questa Amministrazione perché sono dei giovani impegnati, dei giovani seri che realizzano secondo i tempi giusti quello che hanno detto e lo stanno realizzando gradualmente. Il paese sta vivendo un momento di serietà amministrativa, sia scolastica che comunale. Affinchè il paese sia accanto alle varie Amministrazioni ha bisogno di vedere credibilità e questo si riscontra particolarmente in questa Amministrazione, ed oggi sono ben fiera di poterlo dire”.

Perciò, tutti insieme -indipendentemente da qualsiasi colore o simpatia politica- diamoci ancor di più da fare non solo per condannare ma anche per eliminare le difficoltà illegittime che vengono frapposte alle amministrazioni. La violenza, le minacce, la sottocultura e le richieste illegali non devono condizionare la gestione della cosa pubblica.

In conclusione esprimiamo tutta la nostra solidarietà a Salvatore Fuda come padre e come Sindaco, nonché a sua moglie Sara per il grave gesto di violenza subito stanotte, un gesto che non è stato soltanto nei loro confronti ma anche nei confronti delle Famiglie di Gioiosa, dell’intero paese e della Locride.

La Consulta resta disponibile a coordinarsi con tutte le altre istituzioni per eventuali azioni di protesta pubblica.