“La grande iniziativa a difesa dell’ospedale di Locri sarà uno straordinario momento di mobilitazione della nostra comunità. Amministratori locali, addetti ai lavori e soprattutto tanti cittadini saranno assieme a noi per rivendicare un diritto inalienabile, costituzionalmente garantito: quello alla salute. Un diritto che dobbiamo tutelare e promuovere soprattutto in un territorio come la Locride, ancora oggi relegata a una condizione inaccettabile di marginalità e di isolamento rispetto al resto del Paese”. Il presidente della Provincia di Reggio Calabria, Giuseppe Raffa, si affida a queste parole per lanciare la manifestazione in programma domani nella città jonica.
“Difendere l’ospedale di Locri – prosegue Raffa – significa interpretare la democrazia nella sua forma più alta, nobile e autentica: quella della partecipazione attiva e disinteressata alla vita della nostra comunità. La battaglia per la sanità, che l’Amministrazione provinciale sta conducendo con serietà e totale vicinanza ai cittadini, ci vede in prima linea per emendare i troppi errori, le sottovalutazioni, le leggerezze, i tagli indiscriminati e superficiali effettuati in questo settore. Da Locri, che proprio in questi giorni ricorda una delle pagine più drammatiche della sua storia come l’uccisione del vicepresidente del Consiglio regionale Francesco Fortugno, vogliamo far partire una rivoluzione gandhiana, una pacifica mobilitazione che restituisca voce ai cittadini e alle esigenze da loro avvertite in maniera più profonda e diffusa”.
Il presidente Raffa aggiunge: “Siamo orgogliosi di essere tra gli attori istituzionali di questo movimento che, andando oltre i colori politici e avendo accanto realtà dal ruolo fondamentale, quale la Diocesi di Locri-Gerace, intende porsi come punto di riferimento per i cittadini e per le loro rivendicazioni essenziali. Oggi l’Italia è un Paese bloccato e, al di là di qualche periodico e trionfale annuncio che lascia il tempo che trova, sta lentamente scivolando verso la deriva del disagio sociale e della povertà. Per chi, come noi, si affida a dati certi come quelli del rapporto Svimez e non a vuoti esercizi oratori e annunci, la questione meridionale è aperta e attuale”. In questo senso, dice ancora il rappresentante della Provincia, “il tema della salvaguardia dell’ospedale di Locri è il paradigma dell’impegno che deve accomunare tutti noi per porre fine all’isolamento e alla colonizzazione anche sanitaria di un’area ingiustamente lasciata ai margini da una politica miope e inadeguata. La nostra è una visione diversa. Una visione fondata sull’inclusività, sulla salvaguardia dei livelli essenziali di assistenza e soprattutto – conclude Raffa – sulla riscoperta di quei valori e di quei principi che devono restituire alla politica l’umanità che negli ultimi anni ha lasciato spazio al cinismo”.