Sta per partire la IV edizione di Calàbbria Teatro Festival, con all’interno una novità, il Primo Festival di Corti teatrali, grazie all’Associazione KHOREIA 2000 ed alle direzioni artistica di Rosy Parrotta e organizzativa di Angela Micieli, rivive quest’anno a Castrovillari, nel Protoconvento francescano, dal 16 al 19 ottobre, con un programma legato alle “tradizioni locali”, nell’accezione più ampia, le quali rappresentano, poi, le peculiarità storiche e sociali del patrimonio identitario che connota ciascun luogo e la comunità che vi risiede.
Proprio queste “tracce“, suscitate dalla coscienza e dalla passione di tanti per esse, richiamano, tra le circostanze che vivono ogni giorno gli uomini e donne, il loro significato e la loro vera funzione che sono quelle d’incoraggiare, valorizzare ed incrementare quelle forme di convivialità e d’intrattenimento che persistono e rinascono all’interno del tessuto sociale per rispondere alla diffusa domanda di partecipazione della gente alla vita della cultura.
Nella quattro giorni, ci saranno spettacoli, presentazioni di libri, installazioni artistiche , mostre, tour conoscitivi , temi sociali al vaglio ed i momenti ludici per i più piccoli fa incontrare esigenze legate anche alla migliore integrazione ed a quei percorsi interculturali che provengono e si aprono pure oltre i confini regionali rilanciando il valore delle cosiddette “contaminazioni”.
L’arte, il pensiero, il teatro e l’espressività viste come strade della conoscenza, per attenzionare fattori importanti del vivere e per capire i cambiamenti del nostro tempo che non può prescindere dal vedere l’altro come bene e valore.
Una preoccupazione anche per descrivere in che modo il “cuore” di ciascuno accoglie gli avvenimenti dell’esistenza per cercarne poi risposte ed il senso più profondo, quel minimo comun denominatore di ogni tematica sociale che pure qui si vuole coniugare in più linguaggi e con lo strumento fondamentale dell’incontro.
E’ anche per questa tensione e prospettiva che la manifestazione, patrocinata dal Comune, darà il suo contributo culturale alla città, che passa per un operare, costruire, darsi da fare e offrire momenti di crescita, anche come questo, a cui le Associazioni, come registriamo continuamente, profondono tanto, consapevoli che tutto ciò non può avere seguito senza il coinvolgimento.
E, soprattutto, grazie ai protagonisti dell’attività artistica e ricreativa, professionisti della cultura, dello spettacolo e soggetti sociali i quali danno vita ad avvenimenti come questi che provocano positivamente la realtà.