Come si coniuga il genius loci, lo spirito del luogo, con l’appartenenza al tutto, chiamiamola globalizzazione, che nell’oggi si impone?
Una riflessione per chi non si limita a ‘guardare’ ma ad osservare, valutare, comprendere i cambiamenti sociali e culturali dei nostri tempi, ponendo sull’osservazione il metodo per fermare e salvare l’identità dei luoghi, e con essi l’identità delle persone.
Così, presso la biblioteca comunale Gaudio Incorpora si è svolto l’ultimo di una serie di appuntamenti teorici del complesso progetto GENIUS LOCI. Nella cornice suggestiva della Biblioteca, circondati da libri antichi, si sono susseguiti relatori che hanno partecipato con grande trasporto a questa pioneristica operazione culturale.
Ha fatto gli onori di casa l’assessore Domenica Bumbaca, a fianco della storica dell’arte e curatrice del progetto Genius loci Stefania Fiato, che ha guidato con leggerezza il pubblico ormai abituato ad ascoltare gli interventi.
Erano presenti il dott. Luigi Zotta, consigliere regionale coordinamento ICOM Basilicata-Calabria, la direttrice del Museo e Parco Archeologico di Locri Epizefiri arch. Elena Trunfio e l’architetta Beatrice Bruzzì, specializzata in allestimenti museali.
La performance è stata indagata partendo dagli albori grazie alla docente dell’ABA di Catanzaro Simona Caramia (in collegamento on line) e dal docente dell’ABARC Marcello Francomini che ha letteralmente ipnotizzato gli spettatori con un lucido quanto mai sincero ragionamento filosofico sulla natura ultima dell’arte e della performance. La serata si è conclusa con un saluto carico di emozione da parte dell’artista Amalia De Bernardis che con la confidenza di chi ha già costruito un rapporto esclusivo con i cittadini della locride, ha dato un appuntamento ben preciso.
Il 5 settembre alle ore 17.00 difronte Palazzo Nieddu partirà un corteo laico che diverrà il protagonista della performance ERA FUI. TUTTA LA CITTA’ È CHIAMATA A GRAN VOCE A PARTECIPARE. La curatrice dell’evento, visibilmente emozionata e soddisfatta, ha incitato la platea a non perdere questo ultimo (per il momento) dono che l’artista sta regalando alla città.
FOTO DI MANUELA FUTIA
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