Dal 6 luglio registrate quasi 2.400 presenze
La direttrice Elena Trunfio: “Risultati davvero significativi. Fondamentali le iniziative culturali e l’apertura al territorio”
I numeri della stagione estiva – Quasi 2.400 presenze nei soli due mesi di luglio e agosto. Numeri ai quali vanno aggiunti gli oltre 2.000 spettatori della rassegna teatrale. La stagione estiva del Parco Archeologico Nazionale di Locri, che oltre agli scavi comprende l’area del Complesso Museale del Casino Macrì e il Museo del Territorio di Palazzo Nieddu, si chiude consegnando incoraggianti segni di ripresa e buoni riscontri in termini di pubblico. Un risultato certamente non causale. Dal 6 luglio scorso, infatti, giorno della riapertura del sito, il Parco archeologico è stato al centro di una ricca programmazione di eventi diversificati, frutto di una proficua collaborazione con tutte le forze del territorio. In particolare, grazie alla sinergia con le amministrazioni comunali di Locri e Portigliola, le associazioni locali e la cittadinanza attiva, il Parco è diventato il magico scenario di diverse occasioni di animazione e socialità culturale: la rassegna del teatro antico, performance artistiche, visite guidate, mostre fotografiche, seminari e approfondimenti. Lo scopo era quello di incoraggiare i visitatori a ritornare nei luoghi della cultura, superando le resistenze anche psicologiche prodotte dal lungo periodo del lockdown. E i numeri parlano, finalmente, di un lento ritorno alla normalità.
“Un trend in crescita frutto di un lavoro complesso” – «Si tratta di risultati davvero molto significativi se si pensa che in tutto il 2020 le presenze sono state pari a 3.000», ha commentato la direttrice Elena Trunfio. Un trend in crescita, quindi, frutto di impegno e capacità di superare le difficoltà esistenti: «I nostri Musei vivono un periodo complesso, derivato dalla pandemia e dalla mancanza di personale – ha infatti proseguito Trunfio –, ma questa situazione, seppur problematica, ci spinge a mettere in campo tutte le nostre migliori forze, favorendo sinergie virtuose. Sentiamo che nella gente c’è la voglia di ritornare nei Musei e la parola che ci guida è “apertura” non solo in termini di fruizione ma, soprattutto, di collaborazione con le forze attive del territorio per diversificare la proposta culturale».
I prossimi appuntamenti – Chiusa la stagione estiva, sono già in cantiere diverse altre attività che animeranno per tutto il periodo autunnale il circuito dei luoghi della cultura locresi, quali ad esempio le Giornate Europee del Patrimonio, in programma il 25 e 26 settembre, ma, soprattutto, si sta lavorando alla prossima inaugurazione del nuovo Museo Archeologico, il luogo più caro ai visitatori