Lo scorso 28 dicembre si è tenuta la seconda edizione del Premio Giornalistico-letterario Antonio Delfino presso l’aula magna della Scuola Media di Platì su iniziativa dell’Associazione etno-culturale Santa Pulinara.
La premiazione è stata moderata dalla giornalista Maria Teresa D’Agostino che ha portato avanti il dialogo con due ospiti di rilievo del territorio calabrese: Mimmo Gangemi e Francesco Bevilacqua.
Entrambi gli intellettuali hanno voluto sottolineare la necessità di ridare voce all’opera di Delfino proponendo la ripubblicazione dei suoi racconti. In particolare Gangemi ha ricordato non solo la profonda amicizia che lo legava al giornalista platiese, ma in particolare il riconoscimento per avergli donato, tramite i suoi incipit, l’ispirazione per gli articoli giornalistici. Allo stesso modo, Bevilacqua, grande conoscitore dei territori di Calabria e “cercatore di luoghi perduti” come ama definirsi, ha messo in risalto l’importanza del Premio sia come opportunità per riportare alla memoria collettiva i grandi scrittori calabresi, sia come occasione di dialogo e di comunità, ancor meglio, di riscoperta delle proprie radici, divenuta oggi ineluttabile necessità.
Il premio è stato consegnato ai due scrittori dalla signora Leila, vedova Delfino: riconoscimento a Mimmo Gangemi per la sezione Narrativa con il suo Un acre odore di aglio (Bompiani) e a Francesco Bevilacqua con Lettere Meridiane per la sezione Saggistica.
La scultura in resina su base di marmo raffigurante una lucertola a due code ricevuta dai premiati e realizzata da Domenico Carteri, si riconduce perfettamente alla figura di Delfino. Animale sacro e apotropaico per il meridione vuole essere il ricordo di un uomo che ha amato infinitamente la sua terra e i suoi abitanti, che è stato riferimento per tantissimi giovani avviati da lui stesso all’istruzione scolastica e che è stato non solo autore, ma giornalista a livello nazionale con le testate Il Giornale e l’Europeo.
La critica satirica e l’ironia sono elementi saldi all’interno dello stile di Delfino attraverso il quale puntava all’educazione civica e in particolare all’apertura della mente e alla riflessione sulla realtà dei fatti.
L’Associazione Santa Pulinara tramite il premio Delfino attua quindi un altro passo per la valorizzazione non solo di grandi autori, ma anche del territorio stesso, dimostrando ancora una volta come la Calabria sia una terra colma di cultura e di uomini che hanno contribuito ad arricchire la storia dei suoi piccoli luoghi.
Cristina Caminiti