Anne Carson scrisse che “l’unica regola del viaggio è: non tornare come sei partito. Torna diverso”.
Ed è quello che è accaduto in questa terza edizione del Premio Letterario Mario La Cava: un percorso affascinante condotto nel nome dello scrittore bovalinese e che ha raggiunto la meta nella vittoria di Nadia Terranova con il suo Addio fantasmi edito da Einaudi.
La scrittrice è giunta in finale con altrettante due grandiose opere, L’ora del mondo di Matteo Meschiari (Hacca) e Ti rubo la vita di Cinzia Leone (Mondadori) in una serata dinamica e piacevole condotta dalla giornalista Maria Teresa D’Agostino e da Domenico Calabria presidente del Caffè Letterario Mario La Cava.
Il tema previsto per questa nuova edizione è stato proprio Il viaggio. Percorsi vissuti, narrati e immaginati, organizzato dal Comune di Bovalino in collaborazione col Caffè Letterario Mario La Cava, il patrocinio della Regione Calabria e il contributo dell’Ordine degli Avvocati di Locri.
Un’immersione tra le gemme letterarie del panorama nazionale da dove Bovalino è riemersa arricchendosi ancora una volta di un bagaglio culturale immenso grazie alla presenza di ospiti di rilievo.
Difficile il lavoro della giuria tecnica composta da Andrea Di Consoli, Stefano Ercolino, Marco Gatto, Loredana Lipperini e Vito Teti, tra i massimi esponenti della cultura italiana, che con scrutinio segreto avvenuto in diretta alla presenza del pubblico hanno deciso di premiare l’opera della Terranova. La storia di Ida, un viaggio psicologico e fisico tra passato e presente e la sua lotta con i fantasmi che hanno segnato la vita della protagonista, è riuscita a giungere in finale con grande soddisfazione dell’autrice.
Un riconoscimento è andato anche a Cinzia Leone da parte del circolo del lettori del Caffè Letterario, coordinati da Enzo Dicembre, i quali hanno costituito un quid al premio dimostrando l’amore per la lettura e mettendoci cuore e impegno durante la selezione delle opere giunte sino alle mani dei suoi lettori.
Premio speciale La Melagrana a Walter Pedullà, critico letterario e colonna portante della cultura nazionale che ha catturato l’animo del pubblico con i suoi aneddoti e racconti sul rapporto che lo legava a Mario La Cava. Pedullà ha accompagnato per mano ognuno dei presenti portandoli in un viaggio tra le meraviglie del grande passato italiano, suscitando sorrisi, affetto e profonda stima verso un uomo che ha contribuito alla costruzione della grande storia e letteratura italiana.
Momenti affascinanti sono state le piccole interviste ai tre autori realizzate da Maria Teresa D’Agostino e da Domenico Calabria, ognuna preannunciata dal reading di brani eseguiti da Giulia Palmisano, Rossella Scherl e Giovanni Ruffo che hanno portato il pubblico, attraverso la loro interpretazione, dentro ogni opera segnando così un altro significativo momento della serata.
Immancabili i saluti del sindaco di Bovalino, Vincenzo Maesano, di Barbara Panetta in rappresentanza del governatore della Regione Oliverio e del dirigente scolastico Caterina Autelitano dell’IIS Francesco La Cava luogo dove si è svolta la cerimonia.
È stato un viaggio attraverso mondi inesplorati, splendide esperienze che hanno creato un incanto sin dalla partenza stessa. Si sono aperti atlanti sulle carte delle parole di ognuna delle trentasette opere partecipanti al Premio, si sono vissuti singoli viaggi, si è immaginato, immedesimati nei protagonisti, ci si è avvicinati ad ogni autore e conosciuto terre lontane. La geografia psicologica e fisica ha realizzato per Bovalino la consapevolezza che la cultura è il perno per lo sviluppo di un paese, momento di aggregazione, interscambi di idee, di pensiero e di relazioni umane.
Un viaggio voluto da Mario La Cava segnato da altrettanti piccoli percorsi culminati in una serata che ha fatto sì che Bovalino, la piccola cittadina sulla punta della Calabria, abbia potuto splendere per l’ennesima volta grazie all’amore e al coraggio di chi alla sua realtà vuole dare valore concreto.
Cristina Caminiti